Con un comunicato stampa emesso il 4 luglio u.s.  la Garofalo Health care, ha annunciato l'avvenuta cooptazione da parte del Consiglio dell'Avv.Grazia Bonante. Nello stesso comunicato il Presidente Prof. Alessandro Maria Rinaldi ha tenuto a precisare che:“Con la nomina dell’avvocato Bonante abbiamo completato l’integrazione del nostro CdA, come preannunciato al mercato nelle scorse settimane”  In effetti questa cooptazione segue di qualche settimana quella di altri 2 consiglieri avvenuta il 18 giugno.

Le tre nomine si sono rese necessarie visto che in data 16 maggio tutti e tre i consiglieri indipendenti della società si erano dimessi contemporaneamente e non senza qualche polemica nei confronti del Cda.

Il secondo comunicato emesso dalla società relativamente alle dimissioni riportava infatti che  “ i suddetti consiglieri hanno motivato la predetta decisione a seguito di asserite circostanze fattuali relative al funzionamento delle relazioni interconsiliari che, a giudizio dei medesimi, non avrebbero consentito ai suddetti amministratori di esplicitare compiutamente le azioni da loro proposte per allineare i comportamenti della Società a prassi di mercato “

 Sempre nello stesso comunicato la società tuttavia teneva a precisare che: “La Società, prendendo atto delle suddette dimissioni, evidenzia che le stesse sono da ricondursi esclusivamente a ragioni di tipo relazionale e personale ed in nessun modo collegate ai risultati economico-finanziari, alla strategia e/o alle prospettive del Gruppo, né alle operazioni di natura straordinaria effettuate e comunicate al mercato. “

Da sottolineare come invece il primo comunicato emesso dalla Garofalo Healt Care, informasse solo delle avvenute dimissioni e riportasse anche la “frase di rito” : “Si ringraziano Cristina Finocchi Mahne, Tommaso Longhi e Flavia Mazzarella per l'attività svolta a favore della Società”

 

Va detto che nell'assemblea per l'approvazione del bilancio 2018 tenutasi il 25 maggio  l'amministratore delegato Maria Laura Garofalo    non si sia sottratta dal cercare di spiegare il perchè di tale decisione, anzi , ha espresso  chiaramente sia l'amarezza per tale decisione sia come questa sia stata del tutto inaspettata e senza a parer suo alcuna giustificazione. Comunque sia, di certo qualcosa non ha funzionato e quello che è successo oltre ad essere un pericoloso precedente ha di certo danneggiato il titolo, una ferita difficile da emarginare.

Quindi in data 4 luglio, ovvero quasi 2 mesi dopo le dimissioni il Cda  viene finalmente ricomposto. Chissà se prima di accettare la nomina i tre nuovi consiglieri  hanno parlato o almeno cercato di parlare con i tre dimissionari,, male certo non avrebbe fatto perchè come si dice, meglio prevenire che dimettersi